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CLUB COMACCHIO

Presidente: BARBARA MEZZOGORI 
Tel: 342 6833547 
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Il club di Comacchio è oggi forse il più vecchio di quelli attualmente attivi, visto che è iscritto continuativamente al Centro Bologna Clubs da quasi 50 anni.

Lo creò il supertifoso Filippo Mezzogori a metà degli anni settanta, gestore del “Bar Filippo”, operativo a Comacchio dal 1962 e tutt’ora la sede del club gestito dalla figlia Martina e dal fratello, unico in famiglia poco interessato alle vicende dei rossoblù, in quanto il padre è purtroppo scomparso da 5 anni.

Le figlie Martina e Barbara hanno voluto assolutamente mantenere viva la struttura creata dal padre, continuando a gestire un club che oggi si nutre della passione di una cinquantina d’iscritti, un compito non semplicissimo in una provincia che non ha mai dimostrato una grande simpatia verso i rossoblù bolognesi.

Per molti anni l’entusiasmo del tifoso Filippo era stato contagioso, erano tanti i comacchiesi che lo avevano seguito, quando il club era arrivato anche a toccare le 100 unità. Alcuni soci aderirono al progetto di proprietà diffusa, ideato da Giovanni Consorte, associandosi a Futuro Rossoblù, mentre in diversi non perdono una partita casalinga del Bologna e qualche volta partecipano anche alle trasferte.

Allora si organizzavano grandi feste alla “Casa Bianca”, Martina ricorda lo striscione che realizzò il padre, che campeggiava all’inizio della sala:

“LA CASA BIANCA NON E’ PIU’, ORA E’ TUTTA ROSSOBLU”.

Filippo era diventato amico del fratello del famoso attore tifoso Raul Grassilli, per molti anni componente del direttivo del CBC, tanto che spesso portava a Bologna chili di anguille, la specialità del luogo dove era nato che non poteva mancare nel logo del club, da cucinare alle grandi feste che il Centro Bologna Clubs allora organizzava allo Chalet delle Rose di Pontecchio Marconi.

Oggi siamo alla terza generazione, Alessio il giovanissimo nipote di Filippo è un grande tifoso del Bologna, tanto che a scuola s’impegna per portare molti compagni dalla sua parte, cercando di staccarli dal tifo scontato per le grandi squadre, oggi vincenti, capaci di esercitare un fascino irresistibile verso chi è abituato a vincere facile.