Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha

CLUB GLI SPECIALI

Presidente: DENIS NISTICO' 
Tel: 320 9788307 
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Denis Nisticò è il presidente del club nato nel 2019, forse uno dei club più emozionanti e importanti nel panorama del tifo rossoblù.

Denis è sempre stato un tifoso del Bologna e la sua passione non è calata anche dopo la grave malattia che lo ha colpito, la stessa che il mondo del calcio ha vissuto attraverso le sofferenze di Borgonovo e Signorini, la Sindrome laterale amiotrofica (Sla).

Appena gli è stato possibile ha continuato a frequentare il Dall’Ara, anche se non poteva tornare nella sua curva, insieme ai suoi vecchi compagni di baldorie, coi quali andava spesso anche in trasferta.

Sotto la Maratona, nella zona dedicata ai ragazzi diversamente abili, ha conosciuto nuovi amici, ragazzi col Bologna nel cuore, per i quali il tifo per il Bologna è sempre stato molto di più di una passione sportiva, quasi una ragione di vita, un momento per vivere emozioni, in vite segnate dalla sofferenza e dalla sfortuna.

Denis ha ritrovato le emozioni dello stadio, ma è rimasto perplesso nel constatare che tra quei tifosi speciali c’era un rapporto un po' freddo, pochi comunicavano tra di loro, perdendo un momento importante della frequentazione al Dall’Ara, quello della socializzazione, della condivisione di una comune passione.

Ha pensato che fosse importante cercare di unire quei ragazzi, creando un gruppo che potesse rappresentarli, così è nato il club “Gli Speciali”, contrassegnato dal un logo che lo stesso presidente ha creato, da uno striscione e recentemente anche da un bandierone che sventola all’inizio di tutte le gare che il Bologna gioca nello stadio di casa.

Oggi i soci del club sono una trentina, metà ragazzi portatori di handicap e l’altra metà accompagnatori, alcuni dei quelli non si limitano a frequentare il Dall’Ara, partecipando anche a diverse trasferte, non tutte comodissime. Lo scrivente ha vissuto l’esperienza diretta di una trasferta a Salerno affrontata con il pullman organizzato dalla “Vecchia Guardia”, nel quale erano presenti anche tre soci del club “Gli Speciali”, tra i quali ovviamente non mancava il presidente. C’era Mattia Matteuzzi, accompagnato dal padre Andrea, che lo ha portato allo stadio la prima volta a 4 anni, un sindacalista con responsabilità importanti che da sempre tifa Bologna, condividendo la sua passione con il figlio, col quale partecipa anche a tante trasferte.

Andrea racconta che ha avuto l’esperienza diretta della solidarietà della curva, quando furono piazzati dei cartelloni pubblicitari nella zona dei distinti dove già allora andavano a vedere le gare i portatori di handicap, che impedivano la visione completa del campo. Ci fu una protesta ufficiale verso la società, che tuttavia non sortì immediatamente gli effetti sperati, quando il presidente era Gazzoni e il direttore generale Cinquini. L’atteggiamento della dirigenza cambiò quando si fecero sentire i rappresentanti dei gruppi della curva, che esposero anche degli striscioni a sostegno delle richieste dei tifosi penalizzati da scelte commerciali e in breve tempo fu montata una pedana, per consentire ai tifosi in carrozzina di vedere la partita in modo completo.

“(…) Fortunatamente qualcuno, e qualcosa, mi vennero in aiuto.

Il qualcuno era un ragazzo fisioterapista, che veniva ogni settimana a farci ginnastica riabilitativa, il qualcosa era la sua passione per il Bologna Calcio.

Da subito fu intesa profonda tra me e lui e anche dentro di me nacque un amore profondo per quella squadra, come colpito da un fulmine sulla ‘via di Damasco’.

Ma non eravamo solo in due, poiché scoprii che anche un altro ragazzo, che c’insegnava catechismo, andava abitualmente allo stadio la domenica. Così noi tre insieme spesso passavamo il tempo a chiacchierare di questa mia nuova passione, una passione che non mi abbandonerà più e che mi regalerà grandi emozioni, come sarà evidente nel proseguo della lettura di questo racconto.

Il nuovo interesse ebbe il potere di distrarmi dai soliti pensieri sulla mia vita, che a volte avvilivano l’animo anche di una persona forte come mi considero io (…)”

Abbiamo riportato un breve stralcio tratto dal libro scritto da Giuseppe “Pino” Battestini, “Sola Mente”, un uomo paraplegico che ha avuto la forza di scrivere una parte importante della sua vita, con tanta fatica, ma aiutato dal cuore e dalla passione, anche da quella che ha sempre nutrito nei confronti del Bologna, che ha vissuto per molti anni al Dall’Ara e che spesso andava a seguire anche negli allenamenti a Casteldebole e nei ritiri estivi di Sestola.

Pino dovrebbe essere uno dei soci degli “Speciali”, un club che quando lui seguiva il Bologna in diretta ancora non esisteva, oggi è presidente onorario di “Castelletto Rossoblu”, il club che è nato nel suo paese di nascita e di residenza, Castelletto di Serravalle, ma col cuore non può non essere vicino ai 15 ragazzi che compongono il club più emozionante del tifo rossoblù.