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CLUB ZOCCA

Presidente: ADRIANO COVILI 
Tel: 338 4618437
Mail:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Il club ufficiale del Bologna a Zocca, in provincia di Modena, nasce nel giugno duemila cinque, un mese dopo la retrocessione seguita allo spareggio col Parma, con una cinquantina di adesioni, che sono state stabili per molti anni, fino al comprensibile calo degli ultimi anni, causa anche la pandemia, oltre delle deludenti prestazioni della squadra.

Zocca, conosciuto in tutto il mondo come il comune di nascita di Vasco Rossi, per anni è stato il centro del ritiro estivo del Bologna, lo è rimasto per diversi anni fino all’anno dopo la conquista del settimo scudetto, quando la società decise di spostare la sede altrove, per motivi che non ci è dato conoscere.

Sono gli anni di un Bologna competitivo, ambizioso, che giocava come in Paradiso, una delle poche squadre del movimento italiano ad avere sempre giocato nella massima serie.

Gli anni in cui il presidente Dall’Ara poteva permettersi d’ingaggiare campioni dall’estero, come Haller e Nielsen, oltre alle migliori giovani promesse del calcio italiano, giocatori come Fogli, Perani e Pascutti e di trattenere talenti locali come Giacomo Bulgarelli.

In quegli anni i tifosi del Bologna a Zocca erano notevolmente aumentati, probabilmente c’erano i padri degli attuali affiliati del club, che seguivano il ritiro e molte partite allo stadio, ma anche in trasferta.

Ovviamente anche a Zocca, come in tutta Italia, non sono mai mancati i simpatizzanti delle grandi solite squadre metropolitane, ma qui la rivalità tra Modena e Bologna si è sempre sentita poco, forse per merito di quegli anni del ritiro estivo del Bologna, che garantivano anche una certa ricchezza e splendore al paese, che poi trovò in Vasco Rossi il suo eccezionale testimonial.

Il club forse nasce anche sulla spinta di un uomo nato in paese che, dopo avere giocato in una discreta carriera in squadre di categorie minori, era diventato responsabile marketing del Bologna.

Si tratta di Daniele Montagnani, che portò molti giocatori alle tradizionali cene annuali, che furono fatte continuativamente per dieci anni, tra i quali un anno partecipò anche il povero Piermario Morosini, che poi perse la vita tragicamente su un campo di calcio, per un arresto cardiaco.

Oggi Montagnani si occupa della gestione di un golf club, in provincia di Reggio Emilia, la zona dalla quale proviene la moglie.

Originaria della zona è la famiglia della mamma di Gianluca Pagliuca, altri collegamenti diretti con il Bologna calcio non si conoscono.

Nel duemila quindici nacque il torneo giovanile Paris Righetti, in onore di un grande tifoso rossoblù del paese, anche dirigente del club, prematuramente scomparso, al quale hanno sempre partecipato formazioni allievi, rappresentanti di club prestigiosi del calcio professionistico, unitamente ad alcune formazioni locali, attualmente sospeso per la pandemia.

Adriano Covili è da sempre il presidente, un omone pieno di tanta passione, di un’umanità contagiosa, affiancato dai consiglieri: Bertusi Giacomino, Baccolini Fausto, Azzurri Massimo, Ruggeri Mauro, oltre che dagli attuali quindici soci, in momenti non semplici nella storia del Bologna, che da troppo tempo aspetta di tornare grande, come lo era quando in estate veniva a preparare i suoi campionati nei settecentocinquanta metri di altura di Zocca, dove si apprezzano sempre ottimi borlenghi e castagne in tutte le salse.

Zocca rimane una località di villeggiatura, dove molti bolognesi avevano una seconda casa ed oggi, andati in pensione, alcuni di loro hanno deciso di trasformarla nella loro prima abitazione.

Il club attualmente ha la sede in una saletta della pizzeria Guru, posizionata vicino al centro del paese, dove i soci di tanto in tanto s’incontrano, per parlare del Bologna e per il tesseramento, nonostante che il titolare sia un interista, come dimostra la sciarpa all’entrata.

Sul muro campeggia una maglia storica del vecchio Bologna, realizzata in occasione del centenario, e una grande targa col logo della società e le indicazioni del club.

Trasferte organizzate non ne sono mai state organizzate, mentre molti tifosi hanno frequentato lo stadio con continuità.

Il bilancio del club è sempre stato in attivo, consentendo al club di aderire alle iniziative umanitarie appoggiate dal Centro Coordinamento del Bologna Club.

Si conservano diversi album ricordo, dove sono ritratti i soci di fianco a giocatori e dirigenti, in occasione delle cene e delle poche occasioni in cui si sono riuscite a creare delle aggregazioni attorno al Bologna.