Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha

CLUB THE GOOD 40016 SAN GIORGIO DI PIANO

Presidente: FABRIZIO FALCHIERI
Tel: 333 6463932
Mail:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

La data di nascita del club “The Good 40016”, che in pochi mesi sarebbe diventato il più numeroso del panorama dei clubs organizzati del tifo rossoblù nel terzo millennio, è il 13 settembre del 2009.

Il presidente è sempre stato Fabrizio Falchieri, entrato nel corso degli anni nel consiglio direttivo del Centro Coordinamento Bologna Club, dove è tutt’ora operativo.

In realtà esiste un’altra data per certificare la genesi di questo club nato a San Giorgio di Piano ed è il 24 maggio del 2009, quando un pulmino della parrocchia partì con nove tifosi per dirigersi verso Verona, a seguire il Bologna in una gara della massima importanza per non retrocedere, contro il Chievo, definendo la trasferta “il viaggio della speranza”.

Per comprendere come un club nuovo possa avere attratto così tanti tifosi in poco tempo, probabilmente pescando anche nei paesi limitrofi della bassa bolognese, occorre proprio rifarsi a quella prima trasferta in compagnia, nella quale i nove partecipanti, tra cui c’era anche il vicesindaco Paolo Crescimbeni, si divertirono moltissimo in un caldo soffocante, su percorsi alternativi, percorrendo anche strade sterrate, fermandosi in bar improponibili, guidando senza navigatore. I nove tifosi pare che si divertirono come pazzi, tanto che dopo quella trasferta, che non fu accompagnata da un’impresa sportiva, visto che il risultato fianle fu un deludente 1 a 1, anche se fu sufficiente per riuscire a salvarsi, decisero di fondare il club, convinti che l’amore per il Bologna, la passione per lo sport e per il calcio pulito, unita alla voglia di fare gruppo e di condividere una passione, sarebbero state garanzie di successo.

Il nome scelto deriva dal tatuaggio di uno dei fondatori, che aveva impresso sul braccio “The Good”, in aggiunta al Cap, 40016, di San Giorgio di Piano.

Fu geniale l’idea iniziale di concepire un volantino, dove lo Zio Sam chiamava i paesani a far parte di un club di tifosi del Bologna, dicendo basta con Juve, Inter e Milan, che ebbe una grande risonanza, ma evidentemente era da tempo latente il deisderio di riunire i tanti tifosi rossoblù, che in quella zona non avevano mai avuto un club che li rappresentasse, visto che dopo poche settimane dalla fondazione i tifosi erano tanti, di tutte le età, dai più piccoli fino a 90 anni.

Un club ufficiale a San Giorgio di Piano non c’era mai stato, ma esisteva uno striscione storico degli anni 70, che il nuovo club ereditò da portare allo stadio, prima di realizzarne uno nuovo, con il marchio e il nome del nuovo club.

I vecchi tifosi si radunavano al Central Bar di San Giorgio di Piano, per discutere del Bologna, prima e dopo le partite giocate dalla squadra del cuore.

Sono due le date fondamentali del giovane club: la prima, sicuramente la più importante, il 5 di novembre del 2009,  quando il nuovo club venne presentato ufficialmente in una serata chiamata “Tifo, che passione”, alla presenza di tantisime persone, tifosi, simpatizzanti, ma anche solo curiosi, e di molti ospiti, tra i quali Carlo Caliceti, addetto stampa del Bologna, Sabrina Orlandi, la giornalista che un mese prima aveva presentato la Festa del Centenario al Dall’Ara, Giancarlo Marocchi, prestigioso ex e in quel momento responsabile del settore giovanile del Bologna e Matteo Marani, direttore di Guerrin Sportivo; la seconda ovviamente è il 3 di ottobre, ricordando la numerosa partecipazione degli iscritti al club alla Festa del Centenario del Dall’Ara, quando fu fatta un foto storica nella piazza del paese, che riprendeva buona parte dei soci iscritti al club indossando la maglietta gialla realizzata per l’occasione.

Il club, fin dalla nascita, è sempre stato molto legato all’amministrazione comunale, probabilmente anche per la presenza tra i soci fondatori del vice sindaco, ma anche a varie organizzazioni del territorio, come la Pro Loco, che da sempre diffonde nei suoi programmi anche le iniziative del club del Bologna.

I responsabili del club non mancano occasione di partecipare alle feste paesane, come la sagra di San Luigi, con banchetti dedicati, individuandola come buone occasioni per acquisire nuovi iscritti, non solo abitanti nel paese.

Ovviamente è stato importante anche il collegamento con la polisportiva del paese e con la squadra calcistica che disputa i campionati dilettantistici, il Basca Galliera, nella sede della quale nei primi anni i soci più attivi si riunivano spesso, per parlare del Bologna e per cercare di organizzare le trasferte.

La prima trasferta organizzata ufficialmente dal club fu quella di Parma del 13 dicembre 2009, quando in 47 salirono su un pullman partito da Sna Giorgio di Piano. Dalla nascita del club le trasferte alle quali hanno partecipato un buon numero di soci sono state molte, tante anche quelle in cui il presidente è riuscito a organizzare un pullman dedicato, anche in campi lontani, visto che il numero d’iscritti è sempre rimasto ancorato a numeri superiori alle 200 unità e anche oggi è di gran lunga il club più numeroso dei 57 iscritti al Centro Coordinamento Bologna Club.

Raramente in trasferta è mancato Valerio Tonelli, un socio anziano che è orgoglioso di avere seguito il Bologna in ogni campo d’Italia e d’Europa.

Per chi non segue la squadra al Dall’Ara e in trasferta il punto di ritrovo in paese, per seguire le partite in video del Bologna, è una famosa gelateria, dotata di regolare abbonamento a Sky per i pubblci esercizi.

Oltre alle magliette iniziali, sono state realizzate felpe, sciarpe, capellini e altre magliette, riscuotendo sempre un grande successo, consentendo di devolvere il ricavato a opere di beneficenza, come dovrebbe sempre essere nelle finalità di organizzazioni senza scopo di lucro.

Le feste del club negli anni sono diventate momenti di aggregazione molto partecipate, ovviamente in funzione dell’alto numero di associati, tanto che a differenza di molti club, che sentono la necessità di unirsi ad altri per garantire un numero importante di partecipanti, a San Giorgio di Piano le cene vengono da sempre organizzate in autonomia, alla presenza di ospiti prestigiosi, anche se purtroppo causa la pandemia da tre anni non è più possibile avere ospiti i giocatori della prima squadra e questa risulta essere una notevole limitazione.

Il 15 marzo del 2023, nella frazione di Mascarino, tra San Giorgio di Piano e Pieve di Cento, è stata organizzata la festa del club, la più importante post pandemia, raccogliendo l’incredibile adesione di 300 ospiti, all’interno della grande sala dove normalmente si svolgono le feste dell’Unità.

Anche senza la presenza di una raprpesentanza dei giocatori della attuale rosa, ancora impedita dalle norme anti Covid, l’entusiasmo è stato grande ed è stata molto apprezzata la partecipazione delle vecchie glorie: Mimmo Maietti, Fabio Poli e Marco Negri, in sala unitamente ai giornalisti Manfredi Campione e Enrico Ciaccio, con anche una rappresentanza della squadra femminile, protagonista di un campionato importante nella serie C del campionato nazionale.

Il presidentissimo Fabrizio Falcheri ha condotto la serata da par suo, vista la lunga esperienza di situazioni del genere, coadiuvato da uno staff efficiente nel fare accomodare gli ospiti attorno ai lunghi tavoloni, sui quali erano posizionati i nomi dei partecipanti e a gestire la mega tombola finale, che prevedeva 25 premi importanti, tra prodotti alimentari del posto, libri, televisore, bicicletta e maglie del Bologna,

Ha allietato la serata anche una divertentissima esibizione del comico bolognese Duilio Pizzocchi, sempre molto bravo nel cogliere l’spetto umoristico di tante manifestazioni umane apparentemente banali.

Va rilevata la presenza di un supertifoso rossoblù arrivato da Firenze, toscano a tutti gli effetti, ma bolognese nel cuore nel territorio nemico.