CLUB ANDREA COSTA

Presidente: SALA IVANO
Tel: 340 4614491 
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

 

“Esserci sempre”, questo è il motto scelto dal club Andrea Costa, nato nel gennaio del 2001, per iniziativa del presidente Ivano Sala, che ha da sempre seguito il Bologna in ogni campo d’Italia e d’Europa.

Gli iscritti sono sempre stati attorno al centinaio di unità, anche oggi, nonostante la pandemia, rimanendo uno dei club con il numero maggiore di soci attivi.

La maggioranza dei soci sono abbonati, sparsi in curva Andrea Costa, mente lo striscione storico veniva collocato nei distinti laterale, vicino alla curva Andrea Costa, prima che venissero previste le tabelle indicanti i club gestiti direttamente dalla società.

La sede del club originariamente era a Molinella, anche se i soci difficilmente si trovavano in settimana, preferendo fissare gli incontri nei giorni delle trasferte, in pullman e attorno ai tavoli di un ristorante della città che spesso ospitava le loro mangiate. In quel contesto si scherzava, si parlava del Bologna, in quanto quello era il vero cemento di quel gruppo di persone.

Come per tutti i club il momento più importante dell’anno era rappresentato dalla cena ufficiale annuale, nelle quali non sono mai mancati ospiti importanti, che purtroppo, causa pandemia, da tre anni non viene più organizzata, in quanto il Bologna non concede ai giocatori e ai dirigenti di partecipare, togliendo uno dei motivi di principale interesse di quegli incontri.

Ivano Sala, da tempo anche nel direttivo del Centro Bologna Club, è diventato un punto di riferimento delle trasferte rossoblù, organizzando pullman per seguire il Bologna anche nelle trasferte più lontane, accogliendo non solo soci del club che presiede, ma anche tanti tifosi che preferiscono affrontare le trasferte comodamente seduti in pullman, invece che affrontare centinaia di chilometri guidando l’auto.

Gli aneddoti sarebbero innumerevoli, quando si va in trasferta le giornate sono sempre piene di storie divertenti, ma ciò che Ivano sala vuole sottolineare è la filosofia del club che presiede, che si ispira al motto “esserci sempre”.

E’ stato istituito un concorso a premi unico in Italia, che si è chiamato “vai in trasferta e vinci”, attraverso il quale vengono premiati i soci che raggiungono il numero più alto di trasferte durante l’anno, direttamente dai giocatori del Bologna in occasione delle cene annuali del club. Il numero dei partecipanti alle trasferte varia a seconda della distanza, ma comunque da anni Ivano non manca mai di organizzare pullman di varie dimensioni per raggiungere gli stadi dove gioca il Bologna, anche nelle località più lontane, come le isole o Crotone, Catanzaro, Lecce e Cava dei Tirreni.

Nel club ci sono anche iscritti residenti fuori Bologna, vedi Mirandola, Reggio Emila e Ancona, che in genere non mancano il giorno delle trasferte.

Ivano Sala è orgoglioso nel ricordare le tante iniziative a scopo benefico, di cui si è reso protagonista il club che presiede, come quando idearono due libri per raccontare la loro passione e un calendario il cui ricavato fu devoluto all’A.I.S.A., ma ricorda con piacere anche la maglietta che venne realizzata con indicati le decine di migliaia di chilometri percorsi per seguire il Bologna in serie B.

Purtroppo, da qualche anno, come per tutti coloro che ruotano attorno al mondo del calcio, la vita del club deve fare i conti con l’invadenza del calcio televisivo, oltre che con lo scarso appeal di squadre rossoblù allestite senza il nome di grido, come furono in passato Roberto Baggio e Beppe Signori, ma Ivano vuole raccontare un aneddoto abbastanza eloquente: “(…) nella stagione 2009, alla terza di campionato, ci vietarono di andare a Firenze e io decisi, per la prima volta, di guardare il Bologna in un circolo su schermo gigante. Venni via dopo il primo tempo, completamente schifato. Pensai: mai più, quello in tv non è calcio. Ma evidentemente non per tutti è così.”

Per Ivano il miglior Bologna che ha visto giocare è stato quello allenato da Gigi Maifredi nella stagione di B del 1987/1988. Ha molto apprezzato Maifredi nella prima versione, così come Mazzone e Ulivieri, anche loro nella prima esperienza a Bologna, oltre all’anno straordinario di Radice, che senza la penalizzazione dei cinque punti avrebbe portato il Bologna in Europa.

“I giocatori vanno e vengono, quello che restano sono i nostri colori e la nostra incontenibile passione”, afferma Ivano, confessando tuttavia che per Julio Cruz ha sempre avuto un debole e che ha sofferto quando è stato venduto all’Inter, mentre non ha dubbi sui gol più belli di sempre, considerandoli i due che ci hanno portato l’ultimo scudetto. Per la vittoria più emozionante sceglie quella di 3 a 2 in casa della Sampdoria, nel campionato 1997/1998, con una tripletta di Kennet Andersson, dopo essere stati sotto di due gol fino al decimo del secondo tempo, mentre la delusione più grande non ha dubbi nel considerarla nel ritorno della semifinale di coppa Uefa, con un pareggio generato da un rigore molto dubbio, quando si stava già pregustando il sapore della finale di Mosca contro il Parma.

Diventa quasi impossibile contare le trasferte affrontate da Ivano e da alcuni componenti del suo club in tanti anni di tifo attivo, tra i quali non è quasi mai mancato Giuseppe Gandolfi, ricorda con particolare affetto quelle impossibili, affrontate dai duri e puri, nelle quali si è in pochissimi. Una a Londra, nell’Intertoto, a casa del Fhulam e ancora di più una nella Repubblica Ceca, a Teplice, in cui al ritorno col pulmino si rischiò di finire nell’allagamento che colpì Brema e parte della Germania.

I pullman organizzati dal Club Andrea Costa rimangono ancora oggi un punto di riferimento insostituibile per chiunque voglia seguire il Bologna in trasferta, anche portandosi appresso minori, donne e anziani, evitando qualsiasi problema di ordine pubblico. Negli anni Ivano ha selezionato anche i ristoranti migliori nelle varie zone d’Italia, quelli con il migliore rapporto qualità prezzo, per fermarsi anche a mangiare, completando giornate che diventano anche importanti momenti di socializzazione, condividendo la comune passione, in un mondo in cui si comunica sempre meno, perlomeno guardando negli occhi l’interlocutore, affidandosi troppo spesso solo ai social.

L’8 di marzo del 2023, il giorno della festa della donna, il Resto del Carlino dedica una pagina intera al club Andrea Costa, a seguito della trasferta di lunedì 6 di Torino, purtroppo finita con una sconfitta imprevista, che ridimensiona l’entusiasmo generato dall’ottima gestione del nuovo tecnico Thiago Motta, che dopo molti anni riaccende speranze d’Europa.

Ivano Sala risponde al giornalista Gianmarco Marchini sull’esperienza maturata dal club in 22 anni di vita, nell’organizzazione di tante trasferte.

“La prima trasferta l’ho organizzata a Lecce, eravamo appena in tredici. Oggi gli iscritti al club sono più di cento e la conta dei viaggi ha superato quota 400. Eravamo presenti anche nell’ultima spedizione europea a Londra, in casa Fhulam, agosto 2002.

Ricordo che la compagnia aerea fece l’ultimo volo la sera prima della nostra partenza, poi dichiarò il fallimento, ma noi partimmo lo stesso con un altro aereo, per arrivare in tempo allo stadio prendemmo un taxi che costò 70 sterline. Insomma quella partita ci costò un occhio della testa e non riuscimmo nemmeno a passare il turno, visto che Inamoto pensò di segnare una tripletta, provocando l’addio ai sogni di Uefa.”

Ivano Sala, non si è demotivato, ha continuato a organizzare trasferte per seguire il Bologna ovunque, anche nei periodi più difficili della squadra.

Anche oggi non è certamente condizionato dal deludente risultato di Torino e sta già programmando la prossima trasferta di Salerno, nella quale sa già che riempirà il pullman, pur trattandosi di una trasferta abbastanza impegnativa.

Da qualche tempo, sempre di più, affianca Ivano Lucia “Lucy” Ramosi, entrata anche nel direttivo del Centro Bologna Clubs.